lunedì 24 novembre 2014



                                           RUDY POSSAMAI

                                   BIO-NATUROPATA             PRANOTERAPEUTA

                                                           




Quella che risulta essere la principale minaccia per la nostra salute è anche naturalmente quella che più viene tenuta nascosta dai media. Un giro economico più che miliardario, legato ai settori in piena crescita della telefonia e della tecnologia wireless in genere, monopolizza, infatti, l’informazione, impedendo che si sappia a livello di massa un’inquietante verità: l’esposizione alle radiazioni di microonde a (Wi-fi) è causa conclamata di irreversibili danni cerebrali, cancro, malformazioni, aborti spontanei, alterazioni della crescita ossea.
E la fascia di popolazione più a rischio è rappresentata in assoluto dai bambini e dalle donne.
Non stupisce quindi che tutto questo fosse ben noto e documentato in ambito medico e scientifico già molto prima che la tecnologia wi-fi dilagasse in tutte le nostre case, arrivando quotidianamente alla portata anche dei bambini.
Gli effetti biologici non solo pericolosi, ma letali di questa tecnologia sono stati abilmente tenuti nascosti al pubblico per preservare i lauti profitti delle aziende e per riempire le tasche dei vari Bill Gates, Steve Jobs e Carlo De Benedetti.

Come ha dimostrato il Professor John Goldsmith, consulente dell’Organizzazione mondiale della sanità in Epidemiologia e Scienze della comunicazione, l’esposizione alle radiazioni di microonde wi-fi è diventata ormai la prima causa di aborti spontanei: addirittura nel 47,7% dei casi di esposizione a queste radiazioni, i casi di aborto spontaneo si verificano entro la settima settimana di gravidanza. E il livello di irraggiamento incidente sulle donne in esame partiva da cinque microwatt per centimetro quadrato. Un tale livello potrebbe sembrare privo di senso per un non scienziato, ma diventa più significativo, se diciamo che è al di sotto di quello che la maggior parte delle studentesse riceve in un’aula dotata di trasmettitori wi-fi, a partire dall’età di circa cinque anni in su.
Il dato ancora più allarmante è che nei bambini l’assorbimento di microonde può essere dieci volte superiore rispetto agli adulti, semplicemente perché il tessuto celebrale e il midollo osseo di un bambino hanno proprietà di conducibilità elettrica diverse da quelle degli adulti a causa del maggiore contenuto di acqua. L’esposizione a microonde a basso livello permanente può indurre stress cronico ossidativo e nitrosativo e quindi danneggiare i mitocondri cellulari (mitocondriopatia). Questo stress può causare danni irreversibili al D.N.A. mitocondriale (esso è dieci volte più sensibile allo stress ossidativo e nitrosativo del D.N.A. nel nucleo della cellula). Il D.N.A. mitocondriale non è riparabile a causa del suo basso contenuto di proteine istoniche, pertanto eventuali danni (genetici o altro) si possono trasmettere a tutte le generazioni successive attraverso la linea materna.
L’Organizzazione mondiale della sanità ha evidenziato questi rischi in un documento di 350 pagine noto come “International Symposium Research Agreement No. 05-609-04” (“Effetti biologici e danni alla salute dalle radiazioni a microonde – Effetti biologici, la salute e la mortalità in eccesso da irradiazione artificiale di microonde a radio frequenza”). La sezione 28 tratta in modo specifico i problemi riguardanti la funzione riproduttiva. Questo documento è stato classificato ‘Top secret’ ed i suoi contenuti celati dall’O.M.S. e dall’I.C.N.I.R.P. (International Commission on Non-Ionizing Radiation Protection – Commissione Internazionale per la Protezione dalle Radiazioni Non-Ionizzanti).
Da un ottimo articolo di Barrie Trower pubblicato dall’edizione italiana della rivista “Nexus”, apprendiamo quali sono i rischi principali per i bambini esposti all’uso di cellulari e a tecnonologie wi-fi:
L’irradiazione di microonde a bassi livelli influenza i processi biologici che danneggiano la crescita fetale. Non solo, gli stessi processi biologici sono coinvolti nei seguenti casi.
- Barriera ematoencefalica: si forma in 18 mesi e protegge il cervello dalle tossine. Si sa che viene alterata. – Guaina Mielinica: ci vogliono 22 anni perché si formino i 122 strati di cui è composta. È responsabile di tutti i processi cerebrali, organici e muscolari. – Cervello: ci vogliono 20 anni perché si sviluppi (vi assicuro che i cellulari non lo aiutano in questo). – Sistema immunitario: ci vogliono 18 anni perché si sviluppi. Il midollo osseo e la densità ossea sono notoriamente influenzati dalle microonde a bassi livelli come pure i globuli bianchi del sistema immunitario. – Ossa: ci vogliono 28 anni per lo sviluppo completo. Come menzionato, il grande contenuto di acqua nei bambini rende sia le ‘ossa molli’ sia il midollo particolarmente sensibile all’irradiazione con microonde. Il midollo osseo produce le cellule del sangue.
Chiaramente, quelli che decidono per noi stanno sottovalutando una pandemia di malattie infantili finora sconosciuta nelle nostre 40.000 generazioni di civiltà, una pandemia che può coinvolgere più di una metà delle mamme/bambini irraggiati al mondo.
Alla luce di questi dati allarmanti e delle previsioni di molti scienziati secondo i quali, se proseguirà con questo ritmo la diffusione incontrollata dei sistemi wi-fi, entro il 2020 il cancro e le mutazioni genetiche saranno diffusi in tutto il mondo a livello pandemico, molti paesi stanno fortunatamente correndo ai ripari, varando leggi che limitano per i bambini l’uso dei cellulari e rimuovendo dalle aule scolastiche i dispositivi wireless.
Il Comitato Nazionale Russo per la Protezione dalle Radiazioni NON-Ionizzanti, in un proprio documento di ricerca intitolato “Effetti sulla salute dei bambini e adolescenti” ha evidenziato nei bambini esposti a queste radiazioni:

1) 85% di aumento delle malattie del Sistema Nervoso Centrale;
2) 36% di aumento dell’epilessia;
3) 11% di aumento di ritardo mentale;
4) 82% di aumento di malattie immunitarie e rischio per il feto.

Nel 2002, 36.000 medici e scienziati di tutto il mondo hanno firmato l’ “Appello di Friburgo”. Dopo dieci anni, l’Appello è stato rilanciato e mette in guardia in particolare contro l’uso del wi-fi e l’irradiazione di bambini, adolescenti e donne incinte. Quello di Friburgo è un appello di autorevoli medici internazionali che in Italia ha purtroppo trovato scarso ascolto.
E allora che fare?
Come proteggere noi stessi, e soprattutto i nostri bambini, da questa letale minaccia invisibile?
Il sito Tuttogreen ha diramato un utile prontuario, consistente in dieci consigli pratici, che qui di seguito vi riporto:
1) Non fare usare i telefoni cellulari ai bambini, se non in caso di emergenza. Tollerati gli SMS, ma è meglio ridurre anche quelli. In Francia, non a caso è stata vietata la pubblicità dei telefoni cellulari rivolta ai minori di 14 anni.

2) Usare sempre gli auricolari con cavo (non quelli wireless). Anche l’uso del vivavoce è consigliabile.

3) In caso di mancanza di campo, non eseguire chiamate. In questi casi sarà necessaria più potenza radiante, con conseguenti maggiori radiazioni.

4) Usare il cellulare meno possibile in movimento, come in treno e in automobile. Il rischio costante di diminuzione del segnale aumenta in questi casi l’emissione di radiazioni.

5) Non tenete il cellulare vicino all’orecchio o vicino alla testa in fase di chiamata, quando le radiazioni sono più forti. Fatelo semmai dopo aver atteso la risposta;

6) Non tenete il cellulare in tasca dei pantaloni, nel taschino della camicia o nella giacca che indossate;

7) Cambiate spesso orecchio durante la conversazione e, soprattutto, riducete la durata delle chiamate;

8) Adoperate il più possibile, quando potete farlo, la linea fissa non wireless, oppure strumenti di instant messaging come Skype o similari;

9) Non addormentatevi mai con il cellulare vicino alla testa, ad esempio usandolo come sveglia;

10) Scegliete sempre modelli che abbiano un basso valore di SAR (tasso di assorbimento specifico delle radiazioni).
Aggiungo un undicesimo consiglio: se proprio dovete impiegare un cellulare per comunicare con il mondo che vi circonda, evitate di usare gli smartphone. Sono in assoluto i più pericolosi!
E così anche il programma Le Iene si è posto la stessa domanda, cercando di fornire una spiegazione.
Matteo Viviani ha intervistato dottori specializzati nel cancro e in altri tipi di tumori, oltre ad incontrare un ex-manager che è stato colpito da un tumore al Ganglio di Gasser da cui partono i nervi della sensibilità.
Attraverso una termocamera, Viviani è riuscito a notare che, dopo 20 minuti di telefonata, la parte del viso a contatto con il telefono inizia a riscaldarsi, ma l’uso del cellulare non causa solo una variazione termica: è stato dimostrato da uno studio fatto da un ricercatore americano che le onde elettromagnetiche di un telefono cellulare o cordless producono anche un’alterazione nel nostro organismo e si propagano più velocemente nei giovani piuttosto che negli anziani.
Inoltre, sono state misurate le onde elettromagnetiche di una telefonata e si è notato che esse diminuiscono ad una maggiore distanza dall’orecchio, mentre aumentano in caso di basso segnale, in auto perchè la struttura metallica della vettura riflette le radiazioni e ancora peggio se siamo in movimento.
Negli ultimi anni è stata fatta una ricerca, la Ricerca Interphone, a cui hanno partecipato 13 Paesi, 13mila persone e che è costata 19 milioni di euro, ma che non ha fornito alcun risultato preciso, si suppone perchè essa è stata finanziata dalle maggiori compagnie telefoniche che hanno tutti le ragioni per nascondere la verità.
In realtà, però, alcuni Paesi, come la Francia e l’Inghilterra, hanno vietato l’uso del cellulare ai giovani al di sotto dei 12 anni, mentre in Italia ancora non se ne parla.
Ciò che si fa è studiare l’effetto sui topi che, avendo una vita breve, sono in grado di fornirci risultati immediati che, invece, sull’uomo si manifesterebbero fra molti più anni.
La soluzione allora qual è?
Usare l’auricolare e la modalità in vivavoce in modo da tenere lontane quanto più le onde elettromagnetiche.










RADIAZIONI E AMBIENTE

                       Trattato dal libro "Salute dell'Habitat. Ed.Anima di Nicola Limardo

Le mutazioni nelle cellule rappresentano le vere cause delle malattie, ma la componente scatenante non è stata ancora accertata, o meglio, è difficile emettere delle statistiche che diano risultati molto convincenti del danno biologico che tiene in pugno la nostra vita.
Da poco è nata una disciplina che è destinata a cambiare l'approccio che il medico ha con il paziente. Infatti , oggi è stato "scientificamente" dimostrato che vi sono "fonti di radioattività naturale" proveniente dal sottosuolo che, se per lunghi periodi irraggiano una persona, possono generare una patologia; ad esse si sommano anche altre fonti che, dopo lunghi periodi di esposizione, possono causare danni biologici all' Uomo: i campi elettromagnetici artificiali!


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Specialmente negli ultimi anni, si sono moltiplicati gli "stimoli" elettromagnetici a cui si è sottoposti e, di conseguenza, è aumentata la loro pericolosità.

                                           ( MAGGIOR DOSE= MAGGIOR PERICOLO )

Vi sono anche altri "fonti " che possono generare problemi di salute ma, il nostro interesse è, prettamente, quello inerente le radiazioni naturali provenienti dal sottosuolo e i campi elettromagnetici artificiali.  Mentre i campi elettromagnetici artificiali sono ben conosciuti dalla gente in quanto vengono generati, ad esempio dal telefonino, dall'impianto elettrico di casa, ripetitori per telefonini o wi-fi, dagli elettrodotti,ecc.
Di radiazioni provenienti dal sottosuolo son poco conosciute e se ne parla poco, ma esistono e influenzano di molto la nostra vita.

Visita il sito www.radiazioninaturali.it, tra le radiazioni provenienti dal sottosuolo è il tipo gamma, di grande importanza,come citato nel testo "Salute dell' Habitat".




                             GEOPATIE E L'ALTERAZIONE DEL BENESSERE FISICO
                                               RAGGI GAMMA-GAS RADON- CAMPI ELETTROMAGNETICI
 
                                                                               INTOSSICAZIONE DA GEOPATIE
                                                                   RALAZIONE CON LO STATO DI BENESSERE 
                                   
                                                 info: Rudy  Possamai Bio-Naturopata


  
          ( Ved. testimonianze  raccolte nel libro : Nicola Limardo SALUTE DELL'HABITAT)


Il radon è un gas molto pesante, pericoloso per la salute umana se inalato. L'isotopo più stabile, il 222Rn ha un tempo di dimezzamento di 3,8 giorni[1] e viene usato in radioterapia. Uno dei principali fattori di rischio del radon è legato al fatto che accumulandosi all'interno di abitazioni diventa una delle principali cause di tumore al polmone[2]. Si stima che sia la causa di morte per oltre 20.000 persone nella sola Unione europea ogni anno ed oltre 3.000 in Italia. Polonio e bismuto sono prodotti, estremamente tossici, del decadimento radioattivo del radon.


Sono presenti su tutta la superficie terrestre ogni 2 mq circa, sottili emissioni di raggi gamma ionizzanti provenienti dal sottosuolo (radiazioni naturali).
- Hanno una frequenza e un’energia molto elevata, sono molto penetranti e attraversano facilmente il corpo umano.
- Se queste radiazioni investono il tessuto biologico possono determinare danni biologici, agendo sul DNA e impedendogli di riprodursi correttamente.
- Per determinare geopatie, malattie tumorali, è necessario un posizionamento a lungo termine sui punti di emissione: questo meccanismo d’azione può essere potenziato dal sommarsi all’esposizione delle radiazioni artificiali degli impianti domestici.


Il legame fra stress geopatico e tumore fu confermato dal rapporto dell’8° Congresso Internazionale per la Difesa Biologica dal Tumore, nel 1999, congresso al quale parteciparono oncologici livello internazionale quali Ulrike e Reimar Banis. Questi medici dichiararono che il meccanismo delle radiazioni sull’uomo – i cui effetti avevano tempi di latenza che andavano dai due o tre anni sino a trent’anni e oltre – si manifestavano spesso con la comparsa della malattia tumorale.


È’ ovvio che se in aggiunta all’esposizione alle pericolose radiazioni gamma, che influiscono a livello tiroideo, cardiaco e respiratorio, si somma anche la componente elettromagnetica artificiale del proprio impianto di rete, si avrà una maggiore perturbazione dell’attività elettrica della testa e una riduzione di produzione di melatonina da parte della ghiandola pineale.


Decisiva per l’azione patogena è la permanenza per diverse ore consecutive su punti radianti senza muovere il corpo, come in particolare nel letto o su una postazione di lavoro sedentario.


E come si pone il medico oncologo che pur conoscendo – o per grave ignoranza, non conoscendo – quanto oggi è stato accertato e riconosciuto circa la relazione stretta fra radiazioni ionizzanti e tumori, non informa i propri pazienti e non li mette in condizione di proteggersi?
Perché non vengono divulgati i prodotti schermanti certificati, lasciando invece spazio alla divulgazione e vendita di prodotti che non sono in grado di schermare i raggi gamma ionizzanti e che non posseggono alcuna certificazione e riconoscimento scientifico?
Perché il progettista ed in particolare colui che si dichiara “bio architetto”non diffonde l’applicazione delle guaine bio edili certificate, in fase di costruzione o di ristrutturazione, in grado di “coprire” ben 10 piani di un edificio? Guaine i cui costi, per quanto riguarda l’edilizia non residenziale (aziende, negozi, alberghi, studi medici, ospedali, scuole, farmacie ecc.), in virtù della legislazione, vengono dedotti al 100%?!


Grafici e studi consultabili nella nuova dispensa.
  
( studi ricerche: Architetto Nicola Limardo ).
 
 
                                              ALIMENTAZIONE E STILE DI VITA 
                                consigli nutrizionali e stili di vita, come fare prevenzione.


                                  MA NON BASTA MANGIARE SANO...
                                           E' SI IMPORTANTE, MA BISOGNA
                               PROTEGGERSI DALLE RADIAZIONI NATURALI.
                                     ECCO PERCHE' SAPERE E CONOSCERE
                                                      E' IMPORTANTE
                                              LE PROTEZIONI CI SONO.
 

                                       

                                              SPIEGAZIONI E RISPOSTE
                                                             NEI TESTI
                                             °  SALUTE  DELL'HABITAT
                                          ° TECNOLOGIA QUANTISTICA
                                                     NICOLA LIMARDO
                                                      ANIMA EDIZIONI



                       STATO DI SALUTE E REALZIONI CON LE RADIAZIONI 
                                           CAMPI ELETTROMAGNETICI
                                                         COSA FARE ?
 


Per info appuntamento  tel. 339 480 92 16         
                                                                          email: rudypossamai@gmail.com